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Squier Classic Vibe Custom – Recensione

Squier Classic Vibe, una Tele per Tutti!!!

Erano mesi che la voglia di tele mi solleticava la GAS, ogni volta che avevo l’occasione di visitare un negozio finivo per provare quelle disponibili, ma non è mai scattato l’innamoramento. Qualche mese fa mi è capitata tra le mani una Classic Vibe 50’s con il corpo in pino, tastiera in acero e devo dire che la prova, seppur breve, mi aveva intrigato. Approfittando di un po’ di tempo libero un paio di domeniche fa mi sono diretto allo Show-room dell’importatore Fender in Cina, dove sapevo che una bella collezione di tele era in stock e, con un budget fino 800 euro, ero oramai deciso a portarmene una a casa.

Le ho provate tutte, Messico Classic 60, Roadworn,  Highway, American Special… via una sotto l’altra e poi ancora. Ad un certo punto ho chiesto al gentilissimo commesso se avevano ancora la Classic Vibe 50s che avevo provato tempo prima (più che altro per fare una prova del 9), e mi dice che hanno in magazzino un nuovo modello del 2010 sempre della serie Classic Vibe, la Custom. Così porta giù la scatola ancora imballata(sarà ma a me l’idea di prendere un chitarra “vergine” che non è passata in mano a millemila chitarristi da negozio mi piace)
L’attacco all’ampli e la prima impressione è che il set-up è buono, è ancora accordata da quando è uscita dalla fabbrica, le corde però sono 0.09 e questo la penalizza un po’ nel confronto con le altre che montano le 0.10. Parto quindi con un giro di confronto, lei contro tutte.
Il pomeriggio si conclude con un nulla di fatto, principalmente perché  quella che mi è piaciuta più di tutte è proprio la Squier!!!! Beh non volevo accettare questo fatto, la mia GAS voleva farmi spendere il mio budget fino all’ultimo RMB (o euro) e l’idea che quella che mi piaceva di più me ne faceva risparmiare la metà non mi convinceva, dovevo pensarci sopra, capire se o non ne capisco nulla di chitarre o se effettivamente la piccola cinese aveva della stoffa. Vado a casa ed inizio a cercare in rete informazioni su queste chitarre Squier crafted in China.

Allora, riassumendo, la Classic Vibe 50’s è stata lanciata nel 2008 ed ha avuto un successo incredibile, negli States è andata a ruba e quasi tutti i venditori sono andati out of stock molto velocemente, chi l’ha comprata ne parla molto bene, su www.tdpri.com parecchi post la elogiano, ma ho imparato a prendere con le pinze le recensioni troppo positive che si leggono in rete. Al Winter NAMM di quest’anno sono stati lanciati altri due modelli Classic Vibe, la Custom e la Thinline, ed inutile dire che il successo del primo modello è stato ripetuto anche da questi due nuovi e già stanno andando anche queste out of stock, un best-seller dunque!!
Due giorni dopo torno al negozio e me la porto a casa, anzi visto che la sera stessa ho le prove ne approfitto per strapazzarla un po’. Le corde vanno cambiate, le 0.09 non mi piacciono proprio!!! però la chitarra suona bene, molto bene. A volume adeguato ha una bella botta, mi è difficile descriverne il suono, finirei con i soliti aggettivi da rivista: twangoso, caldo, cremoso, bilanciato con i bassi pronunciati e gli alti scampanellanti… boh, diciamo che suona come piace a me.
Il body è in Alder in tre pezzi, a prima vista si fanno fatica a distinguere le giunzioni, ma il pericolo che fosse un patchwork impiallacciato mi ha fatto controllare la cosa accuratamente prima di comprarla, la verniciatura è fatta bene, solo un po’ troppo pesante e plasticosa. C’è un doppio binding che le dona un tocco di classe, pur rimanendo una chitarra rustica, diciamo una contadinella con il vestito della domenica. I pick-up? beh sulla strato classic 60, gli originali non sono durati più di 2 settimane, erano parecchio insopportabili, questi invece sono più che dignitosi e sono RWRP così nella posizione centrale risultano molto silenziosi. In Rete c’è una teoria che vedrebbe sulla serie Classic Vibe montati pick up Tonerider, alcuni hanno misurato le resistenze, confrontato i codici… insomma si dice che siano pick-up tonerider non marcati… la storia sembra interessante e merita un’approfondimento, e già ho sguinzagliato le mie spie nel sud della Cina, la cosa più verosimile è che Toneriders faccia i suoi pick-up OEM nella stessa fabbrica che produce le Squier e che nella produzione della chitarra vengano usati pick-up prodotti nella stessa linea di dei Toneriders.
Il manico è snello, non la mazza da baseball che a molti piace, quindi per qualcuno potrebbe essere un punto a sfavore, per me che non ho mani grandi è comodo e scorrevole, lo trovo molto simile a quello della mia Stato Classic 60. Il raggio di curvatura della tastiera è un moderno 9,5 pollici e anche se preferisco il 7,25 qui mi ci trovo comunque comodo. Dopo aver montato le 0.10 l’action si è un po’ alzata ma è già in programma un bel set-up. Il manico ha una verniciatura ambrata che a molti non piace, invece a me si, non mi piacciono i manici pallidi. La tastiera è in palissandro e i tasti sono medium Jumbo posati molto bene e il bordo della tastiera è rifinito come si deve, meglio della mia messicana.i. Le meccaniche sono di tipo vintage, che ho imparato ad apprezzare sulla mia strato classic 60, da quello che vedo e “sento” sono proprio le stesse, e il ponte è il classico con le corde passanti e tre sellette, che però non sono di bronzo ma di acciaio zincato. Ogni giorno in rete si moltiplicano le recensioni e i post nei forum che osannano queste Classic Vibe Crafted in China, addirittura vengono descritte come superiori a molte americane di fascia alta e di qualche vintage… secondo me bisogna essere obiettivi e rimanere con i piedi per terra. Indubbiamente è una chitarra che offre molto per il suo prezzo, e sicuramente è una chitarra fatta abbastanza bene e ben suonante. Io mi limito a paragonarla alle Fender di fascia bassa, le messico e le americane economiche, e in questo confronto la piccola Squier esce a mio avviso vincitrice, ero pronto a pagare il doppio ma alla fine sono contento di aver portato a casa questa per la metà. Concludendo vi consiglio se ne avete l’occasione di provarla, insieme alle sue sorelle, e di farvi un’idea. Se avete voglia di tele e volete togliervi uno sfizio senza colpire troppo il portafoglio potrebbe essere la scelta giusta, la trovo indicata ai giovani chitarristi (se avessi avuto una chitarra così quando avevo 15 anni!!!), ai chitarristi padri di famiglia che devono fare i conti con il bilancio familiare e a tutti quelli a cui serve un muletto ben suonante da strapazzare senza troppe remore.`

1 Comment

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  • Ciao, riguardo i pick up io sono un possessore tu telecaster custom classic vibe nella colorazione nera, un po’ particolare visto che ha la paletta nera.. comunque sì, torniamo ai pick up. Secondo me i pick up vengono messi a caso, nel senso la che la squier non ha dei pickup di marca e quindi quelli che ci lavorano montano ciò che gli forniscono. A me è capitato, sulla tele, di aver un pick up al ponte veramente pessimo, quindi l’ho cambiato con un seymour duncan, mentre al manico mi soddisfava piuttosto bene. Un paio di giorni fa smonto il battipenna e noto che sotto al pick up c’è un adesivo con scritto una cosa come (tca 1n fender nk), infatti suonava proprio come un pick up che montavo una volta su una strato fender originale. Coincidenze? Non penso solo un colpo di fortuna