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ZOOM G3: Recensione

Presentato al Winter NAMM 2011, ci sono voluti alcuni mesi per trovarlo distribuito nei negozi e in breve tempo ha gia’ collezionato una lunga serie di apprezzamenti nei forum e sui siti specializzati. Lo Zoom G3 rappresenta la prima implementazione del nuovo DSP ZFX-IV (da poco e’ stato presentato il nuovo B3 dedicato al basso elettrico) ma anche una totale rivoluzione rispetto alla generazione precedente, in termini di architettura e di interfaccia utente. In un formato compatto ed economico racchiude parecchie caratteristiche prima riscontrabili solo in dispositivi di fascia medio-alta. L’estrema flessibilita’ d’uso e’ la sua caratteristica vincente, puo’ essere usato come una mini-pedaliera composta da 3 pedali indipendenti da mandare nell’input dell’ampli o come Amp Simulator per suonare in diretta o registrare, a questo aggiunge un’estrema facilita’ e praticita’, ma andiamo nel dettaglio.

Dammi tre pedali…

Partiamo con il suo uso piu’ immediato e cioe’ usiamolo in combinazione con il nostro amato ampli oppure con l’amplificatore che possiamo trovare nella sala prove o nel locale dove ogni settimana andiamo a jammare. In questo caso abbiamo un centinaio di “pedalini” diversi da combinare in tutte le combinazioni piu’ congeniali con il nostro stile e sound. Pensiamo un po’ a quante situazioni ci possiamo trovare a suonare in cui 2 o 3 pedalini potrebbero essere sufficienti e potremmo evitare di portare la nostra pedaliera giunta oramai alle dimensioni di una porta-aerei, il tutto racchiuso in un’unico “contenitore” senza cavetti vari e che puo’ essere alimentato anche a pile. Lo Zoom G3 e’ suddiviso in tre unita’ indipendenti, ciascuna con i suoi controlli e il suo display. In ogni unita’ e’ possibile selezionare uno dei 94 diversi effetti e quindi disporli in qualsiasi ordine, senza vincoli, quindi compressore+overdrive+delay, overdrive(TS9)+overdrive(OD-1)+Delay, compressore+chorus+reverbero, ma anche cose un po’ piu’ “sperimentali” tipo mettere l’overdrive dopo i ritardi e le modulazioni ?!? wtf!?!

Liberta’ totale sulla posizione dell’effetto nella catena e sulla possibilita’ di abbinare diversi effetti o di ripetere lo stesso piu’ volte, tipo 3 delay con diversi settaggi o 3 diversi delay per una cascata di ribatuti. Le varie combinazioni di effetti possono essere salvate come patches e quindi facilmente richiamate e se qualcosa e’ da modificare al volo, niente di piu’ facile, senza dover andare a scavare in menu e sottomenu, i parametri piu’ importanti sono modificabili con i tre potenziometri sotto ogni display, premendo il tasto “Page” si accede poi ad altri parametri secondari sempre modificabili con gli stessi potenziometri.

Per questo tipo di utilizzo si avvicina molto in quanto a praticita’ al Boss Me-70, quest’ultimo e’ insuperabile nell’essere usato come una “pedaliera di pedalini” ma a differenza dello Zoom e’ molto piu’ limitato sulla liberta’ di disposizione degli effetti (Nel Boss la posizione dei gruppi di effetti non puo’ essere modificata). Lo Zoom G3 e’ stato anche indicato come una potenziale alternativa al line6 M9, ma questo non lo conosco e mi e’ difficile fare un paragone, a chi lo conosce il giudizio.

Con un formato molto compatto lo Zoom G3 e’ anche adatto per inserirsi nella pedaliera convenzionale, Overdrive e Distorsori possono entrare nello Zoom con segnali belli grossi senza mandarlo in clipping, basta settare il pulsantino di input su “Active” (e comunque avere un po’ di accortezza con il level dei pedali). In questo modo potete usare i vostri pedali preferiti aggiungendo con lo Zoom G3 modulazioni, ritardi e ambiente che da soli varrebbero per la loro qualita’ ben piu’ del prezzo pagato.

Se poi tre “pedali” dovessero andare stretti, Zoom ha previsto la cosa e alcuni effetti sono dei combinati che occupano una sola unita’, compressore e overdrive, Chorus e Reverbero, Delay e Reverbero etc. di fatto coprono quasi tutte quelle accoppiate classiche che spesso vanno in insieme come prosciutto e funghi, cioccolato e fiordilatte o panna e fragole.

Amp Simulator

Se quanto raccontato sopra non bastasse lo Zoom G3 include 13 simulazioni di Amp, i soliti Fender, Vox, Marshall, Mesa ma anche ampli meno diffusi come la bellissima simulazione del Two Rock. Insomma ce n’e’ per tutti i gusti come di solito capita in quasi tutti i simulatori. La cosa impressionante e’ la qualita’ delle simulazioni sopratutto se si riporta la cosa al prezzo e alla fascia di mercato in cui questo apparecchio e’ indirizzato.
Anche in questo caso c’e’ liberta’ totale su quale unita’ usare per la simulazione, una qualsiasi delle tre disponibili, e le altre due rimanenti possono essere usate per aggiungere effetti prima o dopo l’ampli virtuale. Nel caso delle simulazioni pero’ non e’ possibile usare piu’ di un ampli per volta, le risorse sfruttate dai modelli sono troppo pesanti per il processore, tra l’altro quando si usa un ampli simulato alcuni modelli di effetti non sono disponibili, in particolare gli effetti piu’ esosi in termini di potenza di calcolo richiesta.

Nel Menu GLOBAL e’ possibile settare la modalita’ di Output nel caso lo Zoom venga usato per registrare, in un PA o tramite cuffie (DIRECT) o se nell’input di un Combo o di una Testata o se nel Return, quindi usando solo il finale, di un combo o di una testata. Con queste impostazioni la timbrica degli ampli simulati si adatta in modo ottimale, e quindi questi risultano essere ulteriori colori da usare anche con il proprio amplificatore per chitarra tradizionale.

Audio USB per Home Recording

Lo Zoom G3 e’ anche in tutto e per tutto una periferica audio USB che tra l’altro su Mac OSX funziona senza bisogno di driver aggiuntivi integrandosi perfettamente in Core Audio. Collegato quindi via USB permette di inviare al computer un flusso Audio Stereo a 16 Bit e 44.1 Hz. Nel Menu GLOBAL e’ possibile anche regolare il livello dell’audio USB di ± 6db, indipendentemente del Livello del segnale dell’output normale, e per un miglior controllo sempre in GLOBAL si puo’ anche regolare il bilanciamento tra suono processato dallo zoom (DIRECT) e audio in playback dal computer (DAW). Al momento credo di poter dire che lo Zoom G3 sia il modo piu’ pratico, facile ed immediato per registrare in casa la propria chitarra, in pochi secondi si e’ pronti a premere REC sulla propria DAW senza perdere tempo in cablaggi e settaggi e in piu’ non si va ad appesantire il processore del computer per elaborare il suono ma tutto viene fatto in autonomia dallo Zoom G3. L’alimentazione via USB libera anche dalla necessita’ di avere una presa di corrente nelle vicinanze rendendo il tutto anche un’ottima soluzione “mobile”.

Da segnalare la presenza di un Output su XLR bilanciata che permette di inviare ad una scheda audio, od un mixer il segnale processato o il segnale DRY della chitarra, questo utilissimo nel caso si voglia riamplificare la traccia suonata o applicare al suono dei plugin software. L’uscita XLR e’ comodissima anche nell’uso dal vivo quando non si voglia usare un ampli ma mandare il suono processato dallo Zoom G3 in diretta nel PA.

Pregi

TAP TEMPO: tutti i delay e alcuni effetti di modulazione permettono la regolazione delle figure ritmiche per i ribattuti, ottavi e quarti puntati, terzione di vario tipo, etc. Il manuale non e’ molto chiaro a riguardo, bisogna portare la manopola del TIME a fondo corsa e appena si passa i 5000ms (o 2000ms in alcuni casi) si possono selezionare le figure ritmiche. a questo punto basta battere sul tastino del tap tempo (o con un pedale opzionale esterno) i quarti per avere i ribattuti desiderati. In genere questa opzione e’ disponibile per gli effetti che sul manuale hanno una nota di un ottavo nella casellina del parametro TIME, RATE o SPEED.

Reverberi: Molto spaziali, profondi, ottimizzabili per il proprio suono agendo su parecchi parametri (es. Pre Delay, Decay, etc.), in particolare il Tono che permette di scurire il reverbero per un risultato piu’ naturale. Da Segnalare il bellissimo reverbero HD che ha una tridimesionalita’ notevole.

Alimentazione a batterie: da una parte il basso consumo elettrico lascia pensare che il processore DSP ZFX-IV sia altamente ottimizzato e specializzato dall’altra e’ di una praticita’ estrema, in quanto permette di suonare ovunque senza essere legati a prese di corrente.

LOOPER: 40 secondi e la possibilita’ di sincronizzare i loop con la drum machine interna, ottimo per esercitarsi e per perdersi in loop ipnotici e creativi. Se attivata la drum machine il loop viene anche quantizzato.

Easy Home Recording: come detto sopra e’, per me al momento, la soluzione piu’ pratica ed economica per registrare la chitarra in ambito casalingo.

Software di Editing sul Computer: una volta collegato lo Zoom G3 al vostro PC o mac con il software gratuito scaricabile sal sito zoom si puo’ andare ad editare ogni parametro molto comodamente, e ogni preset puo’ essere salvato o nelle locazioni interne o sul computer stesso.

Difetti:

Pitch Shifting: Onestamente tutti gli effetti che usano pesantemente il pitch shifting sono pessimi, hanno grossi problemi di tracking e artefatti digitali.

Tre unita’: per qualcuno puo’ essere un limite anche se sembra una scelta progettuale ben precisa per mantenere l’apparecchio in dimensioni contenute.

Auto Save: se da una parte permette di non dover salvare quando si fanno modifiche l’effetto collaterale e’ che tutte le modifiche fatte ad un preset vengono memorizzate e quindi e’ consigliabile una volta trovato un suono che piace copiarlo in un’altra locazione per poi andare a fare delle modifiche.

COME SUONA? ZOOM G3 SAMPLES:

Ho registrato questo esperimento sull’assolo di TIME usando lo ZOOM G3 sia per il suono Lead che per la base ritmica, dove ho messo prima dello Zoom un pedale Ibanez TS-9 per dare un po’ di overdrive al suono

In rete ci sono alcuni samples molto interessanti per farsi un’idea, registrati direttamente tramite USB:



41 Comments

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  • Interessante recensione che mi ha spinto a comprarla
    Prodotto che trovo ottimo e facilissimo da usare, ho sostiutio la Boss me 25 che trovo troppo complicata
    Una domanda ma non esiste un uscita aux in alla quale collegare un lettore mp3 per suonare sopra?

    Grazie

  • Ciao Marco,
    effettivamente la mancanza di una presa Aux in potrebbe essere uno dei lati negativi. Pero’ la possibilita’ di collegarlo al computer via USB permette lo stesso di suonare sopra ad un brano o una base, la cosa sconveniente e’ che bisogna usere il computer e magari un piccolo lettore mp3 e’ piu’ pratico.
    Sono contento che la recensione ti sia stata utile per l’acquisto e spero che poi tu ti sia ritrovato col tuo G3 su quanto avevi letto.
    Ciao!!
    Matteo

    • Ti ringrazio tantissimo
      Certo una bella pecca…..
      Ma nemmeno utilizzando il control in dove si collega il pedale di espressione?
      Ti segnalo che non riesco ad accedere allì’area Basi per chitarra anche insernedo la password

  • Ciao,
    purtroppo credo che control in serva solo per un pedale di espressione o un pedale tipo tap tempo.
    Ho controllato ma a me funziona l’accesso con la password, puoi ricontrollare, in caso scrivimi su mpaiato@gmail.com

  • Alra domanda vorrei acquistare una borsa per trasportarla.
    avevo visto quelle in neoprene per i netbook ma i netbook sono meno spessi della zoom
    Tu hai qualche suggerimneto???

    GRAZIE

  • Salve,vorrei chiedere gentilmente come posso collegare lo Zoom G3 in serie con altri pedali della pedalboard oppure se conviene inserirlo nell’imput dell’ampli(Fender Frontman 212 R) Grazie e complimenti per l’articolo

    • Ciao Giuliano,
      no problem a collegarlo nell’input dell’ampli, controlla che nel menu “global” sia settato l’output giusto (combo o stack front).
      Se messo in serie con altri pedali secondo me e’ meglio metterlo dopo i pedali, usandolo per gli effeti di modulazioni delay e reverbero, e i tuoi pedali overdrive o distorsori glieli metteri prima, se metti un pedale chorus o reverbero prima dello Zoom G3 e sullo zoom selezioni un distorsore, forse il suono potrebbe non essere ottimale. Ti consiglio di sperimentare, tanto sicuramente non si rompe!!!
      ciao!!!!
      Matteo

    • Ciao,
      sto ancora studiando il G3 per tirare fuori delle patches interessanti, appena ne ho pronte alcune le metto qui sul blog per farle scaricare a chi fosse interessato. Se ti interessano i suoni alla The Who, prova a smanettare un po’ con il modello di Hiwatt, secondo me vengono fuori delle cose carine.

  • Grazie Matteo per il consiglio e scusa se non ho potuto leggere la risposta in tempi brevi in quanto problemi di lavoro.Farò come tu mi dici e poi ti farò sapere Grazie ancora per la disponibilità

  • Ciao. volevo chiederti se è possibile disattivare l’amp simulato e utilizzare la macchina come pedalini singoli.Grazie.

    • Ciao Antonio,

      si, basta non selezionare una simulazione di ampli in uno dei tre slot disponibili, se vengono selezionati solo simulazioni di pedali si comporta in tutto e per tutto come tre pedali singoli.
      Se hai altre domande chiedi pure!!

      Ciao

  • Ciao, bellissima recensione. Però vorrei farti una domanda: La differenza tra la G3 e la G3X è solo l’aggiunta del pedale di espressione? Perchè sono molto interessato all’acquisto di una pedaliera multieffetto (Ho preso in considerazione sia la ME-25 della Boss e, appunto, la G3X). Sono parecchio indeciso tra queste 2, e vorrei che tu mi possa dare un consiglio. Grazie in anticipo (:

  • Ciao,

    si la differenza tra G3 e G3x e’ solo il pedale di espressione. La G3 e’ piu’ compatta e facilmente trasportabile (si infila facilmente nella custodia della chitarra per esempio) certo e’ nella G3X il pedale di espressione integrato e’ comodo. La Boss Me-25 non e’ male ma secondo me la G3/G3X e’ superiore come qualita’ dei suoni simulati e sopratutto piu’ comoda gestendo la catena effetti come pedalini posizionabili nell’ordine che si vuole e sopratutto potendoli attivare individualmente. Mentre con la ME-25 puoi solo programmare le patches e poi usare i due switch per andare in su e in giu’.
    Ciao

  • Qualcuno sa dirmi qualcosa anche sulla G5??? La G3 ormai la conosciamo bene, ma vorrei capire se vale la pena spendere 80/90€ in più per avere la G5 (l’ho trovata a 260€!!!!). Queli sono le differenze? Anche la G5 è così facile e intuitiva? Credo che valide alternativa non ce ne sono, nemmeno in boss, dato che la me20 e la me70 hanno un prezzo decisamente maggiore rispetto a quello che offre zoom (loop e drum machine)! L’unica cosa che ancora non mi convince di zoom e la qualità dei suoni, credo che Boss in questo sia superiore dato che riproduce il suone dei SUOI pedalini stompbox. line6 è troppo costosa a parità di prodotto…insomma sono indeciso tra un g3 (170€), una g5 (260€) e una me70 (280€), voi che fareste???????

    • Ciao Ludo,
      ho la G3 e la Me-70 (hai letto la recensione comparativa qui sul blog?) secondo me sintetizzando la G3 ha suoni migliori (ma anche tanti effetti per me inutili) ma la Me-70 da usare dal vivo e’ molto ma molto piu’ pratica, e se usata nell’input di un ampli e’ del tutto equivalente ad una pedaliera di stompboxes. La G5 e’ facile e intuitiva da usare come la G3 e dovrebbe aggiungere piu’ praticita’ nell’uso dal vivo. Sia la G3 che la G5 sono piu’ flessibili della Me-70 come gestione della catena effetti, e permettono per esempio di mettere piu’ overdrive o piu’ delay insieme ottenendo catene che con la Me-70 non potresti mai, lo loro “scomodita’” e’ dovuta al fatto di permetterti di avere sotto i piedi solo 3 (G3) o 4 (G5) effetti switchabili e di dover scrollare a destra o sinistra per accedere agli altri (perdona i due neologismi antipatici). Proprio oggi sono stato colpito dall’irresistibile voglia di prendere anche la G5… pero’ sono riuscito a farmela passare per il momento. Se fossi al tuo posto con la scelta di prendere una delle tre, mi sbilancio e provo a darti un consiglio…. Vai con la G5, anche se poi dovrai prendere un pedalino switch esterno per il tap tempo e arriverai ad una cifra molto simile alla Me-70.
      Ciao

      • Per il tap tempo ho già un pedalino proel che attualmente uso per il mio fm65r per passare dal canale pulito al distorto e quindi dovrebbe andare bene (giusto?). la caratteristica di zoom di dover “scrollare” non piace nemmeno a me, ma potrei preparare delle patch e cambiarle più velocemente in sequenza logica alla scaletta e ai pezzi da fare in un eventuale live! in ogni caso se si suona un genere specifico ci si può accontenatre di avere “solo” 4 pedalini da combinare, calcolando che in uno slot ne posso combinare anche 2…e poi c’è quel pedalino del boost che mi intriga parecchio! ciò che mi spinge verso zoom è anche la facilità di poter collegare il tutto al pc e poter registrare con estrema facilità. su questo voglio chiederti una cosa, una volta collegata la g5 al pc il suono della chitarra uscirà dalle casse del computer? mi sa che devo comprare un buon impiantino da collegare al pc…
        in conclusione se mi dici che i suoni riprodotti da zoom sono abbastanza fedeli (per quel che si può) a quelli originali, e che il livello di simulazione è abbastanza vicino a quello delle pedaliere boss credo proprio che a giorni la g5 sarà mia. spero vivamente che l’acquisterai anche tu cosi potrai passarmi tanti consigli, qualche patch, informazioni sugli aggiornamenti e quant’altro hai offerto sul blog per la g3.

        p.s. grazie per i consigli, questo blog è utilissimo a me come a tante altre persone, complimenti!

        • Ludo, grazie ancora per i complimenti e’ un piacere sapere che queste informazioni siano utili.
          Ieri sono stato una buona mezz’oretta al negozio di Ishibashi qui a Shanghai a pensare se prenderlo o no, il G5. la scomodita’ di cui parlavo infatti e’ superabilissima preparandosi le patches prima, e il fatto che il G5 le gestisca in banchi e’ di fatto molto piu’ comodo del G3.

          Per il pedalino per il tap basta che sia momentaneo, cioe’ ogni volta che lo pesti apre e chiude, e non di quel tipo che lo pesti una volta e chiude e poi lo ripesti e si riapre.

          Quando colleghi il G5 al computer l’audio riprodotto sul computer esce dal g5 quindi ci puoi collegare una cuffia o un set di casse se non vuoi usare la cuffia, il G5 diventa a tutti gli effetti la scheda audio per l’input e l’output, quindi le casse non vanno collegate all’output della scheda che gia’ hai nel PC. Questo e’ un’altro plus che il ME-70 non ha, insieme ad avere la possibilita’ di gestire le patches sul PC con Edit and Share e sopratutto il poter aggiornare il firmware. Io ho preso l’ME-70 nel 2010 quando la zoom non aveva ancora fatto uscire questa serie fantastica, se dovessi prenderlo adesso, non avrei dubbi sul G5. Stiamo in contatto e fammi sapere quando l’hai preso come ti trovi.

          Ciao

          Matteo

          • ciao matteo
            ti volevo comunicare che ho comprato da qualche giorno la g5! è INFINITA! purtroppo ci ho smanettato solo 3 giorni poi sono ripartito per l’università ma questo fine settimana tornerò ad essere asociale nella mia stanza dove suono! di suoni davvero ce ne sono tanti (anzi troppi) e sono egregi per quanto riguarda il livello di simulazione, il z-pedal è una rivoluzione perchè può assumere mille funzioni (oltre a quelle di volume/espressione puoi assegnarci 4 effetti tipo sopra delay, sotto tremolo, destra octave ecc.). x quanto riguarda il tap tempo pui usare il pedalino numero 2 della pedaliera per limitare l’acquisto di un pedale opzionale (cose che ho appena scoperto sul manuale ma devo ancora provarla). volevo chiederti consigli sulle impostazioni, dietro l’unità ho impostato “passive” xkè la mia strato ha pick passivi, non so cosa impostare nell’output (pre o post?) e nel balanced (connect oppure no?). passiamo alla parte multimediale…edit e share non ancora lo approfondisco ma è comodo cambiare gli effetti con il mouse per sperimentare immediatamente con la chitarra collegata all’ampli. il programma cubase è professionale e per ora difficile da usare, dopo giorni di prova ho fatto una registrazione ma si sentiva male, inoltre il suono della chitarra oltre ad uscire dall’ampli usciva dalla casse del pc che sono storpiate. aspetto ansiosamente una guida specifica per cubase e per edit e share…presto proverò le tue patch trasformate per g5 (appena individuo quali patch originali cancellare)…dai dai regalaci questo articolo per ottimizzare l’uso di cubase, te ne saremo grati…e come ti ho già scritto spero prenderai al più presto anche tu la g5, penso che in coppia con una g3 potresti fare cose assurde!
            p.s. in alcuni video ho visto che c’è un selettore di patch di forma rettangolare che facilita il passaggio da un patch all’altra senza premere due pedalini, ma sul sito della zoom di questo optional non c’è nemmeno l’ombra, strano….
            grazie ancora perchè ci offri questo servizio! attendo consigli preziosi!

          • Ciao Ludo,
            grazie per il feedback. In particolare l’informazione che abbia la possibilita’ di dare il Tap senza usare uno switch esterno per me e’ molto interessante, potrebbe essere l’elemento che mi faccia definitivamente scattare l’acquisto.
            Pre o Post agisce solo sull’uscita DI bilanciata, e permette di mandare fuori il segnale non processato se selezionato su pre, su post invece hai il segnale proessato come dalle uscite normali. Lift o Connect invece serve nel case che collegandoti all’uscita bilanciata hai del rumore per un loop di massa, in quel caso selezioni Lift e dovrebbe migliorare. Cubase pero’ non lo uso, io mi trovo da anni benissimo con Garageband. Per Edit and Share invece a breve scrivo un articoletto su come importare esportare e convertire le patches. Credo che il selettore di cui parli sia una cosa creata da un utente che ha messo in rete le informazioni per costruirlo.
            Dopo mi leggo il manuale del g5 per capire bene la storia del tap tempo.
            Ciao
            Matteo

          • nel manuale in italiano a pag.26 (per il rhythm) e a pag.28 (per il looper) nella sezione regolare il tempo dice “potete impostare il tempo colpendo il pedalino numero 2″…e nelle note specifica che il tempo che imposto per il rhythm sarà impostanto anche per il looper e viceversa…io solo domani potrò fare questa prova dal punto di vista pratico.

          • scusa se aggiungo un’altra questione, cosa mi consigli in alternativa a cubase? roba x windows e che non sia a pagamento…altrimenti piano piano imparerò a usare cubase 😉

          • Secondo me Reaper e’ ottimo, puoi usarlo senza limiti ma se decidessi di comprare la licenza costa comunque una cifra ragionevolissima.
            Se no Audacity e’ un ottimo software per Audio recording Open Source.

          • Ebbene si, ho appena verificato che il tap tempo lo si può dare direttamente dalla g5. in modalità rhythm/looper nel secondo schermo lcd c’è la sezione tempo che puoi regolare o a mano, o con il pulsante tap in alto, oppure con il pedalino numero 2…basta dare il tempo ad una sezione (rhythm o looper) e ci sarà lo stesso tempo anche nell’altra sezione, automaticamente lo stesso accada all’effetto usato (es. il tempo di ritorno del delay).

  • Ciao….cosa consigli tra hd 300, g3 e g5?
    li userei per gli effetti heavy metal…su un marshall avt 150 valvestate 2000..
    saluti e complimenti per il blog..

    • Ciao Giorgio,
      Non ho esperienza diretta dell’hd300… Tra g3 e g5 consiglio il g5 ma non saprei tra questo e il pod quale dei due.

  • Ciao… Matteo..
    ti riscrivo…ho una zoom 606 da molti anni oramai…il suono non è male, ma credo che ha molti limiti..tu la conosci?…secondo te notero’ una netta differenza passando alla g3 o alla g5?
    (ero orientato alla g3 per non spendere molto…non la uso live ma solo a casa per gli effetti e al max registrare qualcosa…o mi consigli IN SENSO ASSOLUTO la g5?scusa la domanda simile)

    ciao da un eterno indeciso.. =)

    • Ciao Giorgio,
      se l’uso che ti interessa e’ solo a casa e per registrare allora la G3 e’ piu’ che sufficiente, la G5 introduce praticita’ per l’uso live. Dalla 606 alla G3 noterai un abisso in termini di suono.

    • Ciao sono un felice possessore della G3 (grazie ai consigli di Matteo) volevo affiancarci il pedalino per utilizzare il wha-wha oltre a quello della zoom posso utilizzare pedalini di altre mardhe magari più economici??

      Grazie

      MARCO

      • Ciao Marco,

        un qualsiasi pedale volume puo’ andare bene. Pero’ devi usare un cavo ad Y, da stereo a due mono. il jack stereo lo metti nello Zoom e i due mono uno nell’input e l’altro nell’output del pedale di volume.
        Ciao

  • Ciao Matteo…detto, fatto…ho preso una g3 ieri l’altro…dopo essermi letto tutti i forum in inglese, ho capito che andava bene per le mie esigenze..
    159 euro…la g5 probabilmente per me era sprecata…sono contento cosi…

  • Ciao a tutti,
    Possiedo una g3 da pochi giorni. NON SONO un esperto di pedaliere e fino a pochi giorni fa usavo la mia fender Malmsteen con una g1. Non sono neppure avezzo a collegamenti con pc/pedaliere aggiuntive e quant’altro. non uso neppure un ampli ma delle buone cuffie. con la g1 sono riuscito ad ottenere un suono che mi piaceva ma ci sono arrivato per puro caso. Non ho bisogno di tante patch. me ne basta una che riproduca,per quanto possibile,un sound alla Malmsteen e una come il video “echo etude” su you tube,sempre di malmsteen.qualcuno ha voglia di aiutarmi? anticipatamente ringrazio. Alessandro

    • Ciao Matteo,

      vedo che sei molto informato sullo Zoom G3…sai se è possibile scaricare da qualche parte del web il suo schema elettrico ?
      Nel caso avessi un link da cui scaricare, me lo invieresti anche in pvt ?

      Grazie,
      Frank

  • Veramente ottima, ormai c’è l’ho da due anni, per il fatto dei 3 effetti basta aggiornare il sistema con un download dal sito, così se ne potranno avere 6 di slot dove poter collocare i pedalini, e trovo anche comodo il fatto che si può collegare un pedale volume o d’espressione esterno in caso non abbiamo un g3x. Mi trovo davvero bene

  • ciao a tutti,
    fantastica recensione letta tempo fa e che mi ha convinto ad acquistare questa bella “scatoletta” 🙂
    una sola domanda: come fare per collegare G3X al send/return del mio ampli? cioè, cosa devo collegare nel send dell’ampli e cosa nel return?
    grazie a tutti per l’attenzione

    • Ciao Vincenzo,
      dal send dell’ampli entri nell’input del G3, e dall’output del G3 vai nel Return dell’apli. in questo modo puoi usare modulazioni, delay e reverbery del G3 e la saturazione/distorisione del tuo amplificatore.