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Linux per la Musica – il ritorno

Risale oramai a 5 anni fa il mio ultimo tentativo di utilizzare Linux sulla mia macchina principale chiaramente per tutto quello che normalmente faccio ogni giorno ma anche per l’home recording. Come appunto potete leggere nel mio post il mio flirt con Linux e’ di lunga data, e periodicamente la fiamma si riaccende per poi pero’ scontrarsi contro la realta’ di una relazione che non puo’ essere coltivata tutti i giorni. Questa volta pero’ penso che sia la volta buona.
Anche perche’ sinceramente non mi piace la strada che sta prendendo Apple in ambito Computers, sia per quello che riguarda il software che l’hardware e cosi voglio vedere veramente se una migrazione definitiva sia possibile.

Innanzitutto non ho scelto di usare una macchina obsoleta, questa volta Linux e’ stato installato su una macchina di tutto rispetto, non nuovissima ma ben dotata, il mio MacBook Pro del 2012, processore Intel i5 2,5 Ghz, 16 GB di Ram e 512 GB di Hard Disk SSD. Sicuramente avrei speso meno ad usare una macchina di pari specifiche non Apple, per esempio un Thinkpad T430 avrei potuto prenderlo alla meta’ del prezzo, ma trovo che il desing di questo modello di MacBook sia perfetto, e l’Unibody in alluminio e’ veramente bello, ancora ineguagliato nelle macchine PC.

La scelta della distribuzione e’ caduta su Linux Mint, di fatto e’ diventata una delle piu’ diffuse, e offre la scelta tra 4 diversi desktop, io ho scelto la versione con Mate di default. Mate e’ un desktop manager leggero e sobrio, facilissimo da usare sfruttando i paradigmi ormai consolidati di tutte le interfacce grafiche piu’ diffuse. Onestamente prima di installare Linux Mint ho provato Ubuntu, ma Unity (il suo ambiente Desktop) l’ho trovato troppo stiloso e poco funzionale.

L’installazione e’ stata semplicissima, tutto l’hardware ha funzionato fin da subito, una volta avviato in modalita’ live dalla flash USB ho usato una interfaccia WIFI usb TP-LINK TL-WN725N che e’ stata riconosciuta subito e ha garantito la connessione ad internet durante l’installazione, terminata la quale e’ poi bastato scaricare il driver proprietario per usare senza problemi l’Airport interna del MackBook.

Gran parte delle applicazioni che uso su Mac sono open source, quindi e’ stato naturale usarle nel loro ambiente originario. per ogni ambito oramai c’e’ un’offerta di applicazioni piu’ che soddisfacente, usando per lavoro un portatile con Windows non sono assolutamente preoccupato della compatibilita’ con i formati Microsoft, per il mio uso personale LibreOffice e’ piu’ che adeguato, e gran parte dei documenti che condivido sono pdf. Uno degli usi principali di questa macchina sara’ anche per la programmazione in Python che sto imparando e qui giochiamo veramente in casa.

Sinceramente ero preoccupato per la mia libreria musicale di iTunes e quella fotografica di Photo. Beh nessuna preoccupazione era piu’ infondata.
Ho copiato la cartella contenente gli album divisi per artista nella cartella “Music” della mia “Home” e Amarock e Rythmbox l’hanno indicizzata senza problemi. Stessa cosa e’ successa per la cartella contenente i files originali delle foto gestite tramite Photo, Shotwell e’ un ottimo sostituto di Photo.
Per tutto quello che riguarda la mia attivita’ di blogger, Linux offre tutto quello che serve, e anche di piu’ volendo.

Quindi per una migrazione completa ci sono tutti i migliori presupposti se non fosse per il discorso Home Recording. Cinque anni fa questo fu uno scoglio insormontabile che mi face abbandonare l’idea della migrazione totale a Linux.

Questa volte posso constatare che anche in questo ambito ci sono stati parecchi progressi, le applicazioni non mancano di certo, il problema sono i drivers per l’hardware.

Ultimamente uso per registrare il mio Boss Katana e la mia pedaliera Boss GT-1, entrambe su Windows e Mac funzionano anche come scheda audio, tra l’altro con opzioni di reamping abbastanza avanzate, purtroppo pero’ non sono USB Class compliant e richiedono drivers proprietari non disponibili per Linux.

Ho fatto delle prove con la cara vecchia Zoom G3 che e’ class compliant e funziona perfettamente con ALSA, da una prima ricerca fatta ho individuato come interfaccia audio che potrei acquistare la Roland Rubix22 e anche la Focusrite Scarlett 2i2, che sono piu’ o meno equivalenti e entrambe Class Compliant.

Come DAW ho installato Ardour, che sembra essere una soluzione molto avanzata e potente fin troppo quasi per le mie necessita’, anche la piu’ semplice Audacity fa quello che mi serve per quanto riguarda la registrazione Audio. Un’applicazione macOS che ritengo veramente quasi insostituibile e’ Garageband. Era da qualche anno che non la usavo, avendo preferito una soluzione hardware multitraccia ma qualche mese fa l’ho riscoperta ed ho scoperto che la funzionalita’ “batterista automatico” che include e’ veramente fenomenale, permette di preparare parti di batteria in modo molto facile con risultati estremamente naturali. In piu’ e’ integrata con la versione per iOS e cosi’ si puo’ preparare un progetto su iPhone o iPad e poi trasferirlo su Mac per la registrazione con piu’ comodita’ di editing. Un’equivalente di Garageband non esiste nemmeno su Windows, e secondo me da sola questa App per un musicista potrebbe valere l’acquisto di un Mac.

Ho provato anche Reaper, che trovo una DAW ottima e su Linux funziona tramite WINE ma non sono riuscito a settare gli input per fargli arrivare l’audio.

Insomma archiviato il fatto che per Linux qualcosa di simile a Garageband non c’e’ devo pero’ ammettere che di software utilizzabile ce n’e’ parecchio e ALSA oramai funziona egregiamente pur limitando la scelta dell’hardware.

La mia macchina principale e’ ancora un MacBook Pro con macOS, per ora lo rimarra’ mentre questa con Linux invece sara’ dedicata all’apprendimento del Python e alla sperimentazione in ambito Home Recording, in piu’ ci posso fare tutto quello che faccio solitamente con macOS e cosi’ poco alla volta posso prepararmi al peggio, nel caso in cui Apple dovesse diventare solo un produttore di telefoni.