Musica

Dall’Adige al Mississipi passando per il Mediterraneo, il viaggio di Acousticology 2019

Ti ritrovi nel cuore della pianura padana, una terra di fiumi e paludi, nebbia e zanzare, e magicamente vieni trasportato dalla Musica in altre terre di paludi e fiumi, dall’altra parte dell’oceano, in un viaggio fatto di note ed emozioni. Acousticology e’ uno di quegli eventi che non potrebbe esistere se fosse organizzato solo come operazione commerciale, esiste perche’ e’ sorretto dalla passione di un manipolo di volontari appassionati capitanati da Federico “Ciosi” Franciosi. Arriviamo al teatro Dante di San Pietro di Legnago un po’ in anticipo ma gia’ c’e’ fermento, aria di festa, si capisce fin da subito che non sara’ solo un concerto.
Si abbassano le Luci e sale sul palco Ciosi, armato solo della sua fedele Santa Cruz rompe subito il ghiaccio e imposta il tiro della serata, si parte con il viaggio.

Ho conosciuto Ciosi nel 2017, grazie ad una sua email di contatto che mi mando’ per segnalarmi il suo album “Into the Wild Sessions”, nella recensione che ho pubblicato al tempo ho raccontato anche il simpatico “qui pro quo” che mi fece subito capire che Ciosi era un tipo fuori dal comune, da allora sono sempre rimasto in contatto con lui, pero’ io vivevo in Cina e mi risultava impossibile poterlo ascoltare dal vivo. All’inizio del 2019 ho avuto l’onore di poter recensire anche il suo ultimo album “The Big Sound” che come dice il titolo, vede protagonista il SUONO della chitarra acustica suonata a plettro, ottenuto con una attenta ricerca e sperimentazione delle tecniche di ripresa e produzione.

foto di Andrea Guerzoni

La curiosita’ di ascoltarlo dal vivo era tanta, e mi ero ripromesso che una volta tornato in Italia sarei andato ad un suo concerto, ma non mi sarei mai aspettato che un giorno di Maggio, pochi giorni dopo aver informato i miei contatti, tramite facebook, che con l’estate sarei rientravo definitivamente in Italia, potessi ricevere da Ciosi un messaggio in cui mi invitava ad Acousticology 2019 per ricevere il “Premio Alla Critica”. Del premio ne parlero’ a breve.

foto di Andrea Guerzoni

Dopo Ciosi, sale sul palco da solo Bacci del Buono, classe 1991, genovese, e’ suo compito portare ad Acousticology, nel cuore della pianura padana un po’ di aria di mare, con la sua chitarra ci propone sonorita’ mediterranee con i brani originali tratti dal suo album “fondi di caffe'” e l’interpretazione per chitarra e voce di un brano in lingua genovese di Fabrizio De Anre’, Dumenega. Ciosi e del Buono omaggiano il loro grande maestro Beppe Gambetta, padre del Flatpicking Italiano e Artista di rilevanza mondiale.

Poco alla volta salgono sul palco anche Gianni Sabbioni al contrabbasso e Massimo Tuzza alle percussioni, grandissimi musicisti che donano un paio di momenti magici con brani solistici in cui i loro strumenti possono esprimere tutte le sfumature di cui sono capaci.

E arriva anche il momento in cui Ciosi si gioca pure la carta internazionale, quest’anno l’ospite d’eccezione e’ Dave Holodiloff, Mandolinista americano dell’ultima generazione. Anche Dave si cimenta in brani per solo mandolino e poi con tutta la band, con la partecipazione di Dave il gemellaggio tra paludi padane e swamp americane e’ perfetto e completo oramai.

foto di Andrea Guerzoni

Ciosi e Dave sono reduci da un tour che e’ iniziato con l’arrivo di Dave in Italia a fine Novembre e li ha visti ogni giorno impegnati in una localita’ diversa, l’attivita’ live di Ciosi e’ sempre molto intensa ma con Dave assume ritmi vertiginosi, d’altronde il duo non vuole perdere nessuna occasione di poter portare al pubblico italiano questa musica nata da questo connubio artistico.

Ed eccoci al conferimento del primo dei due “Premi Alla Critica” che il comitato organizzativo di Acousticology ha voluto attribuire per la prima volta con questa edizione. La Critica e’ costituita da quelle realta’ che operano nella comunicazione per diffondere la conoscenza di musica e artisti che non sono nel mainstream commerciale, attivita’ basate sulla passione e sulla dedizione. Se in molte manifestazioni la Critica e’ quella che attribuisce un premio agli artisti, e’ bello che in questa manifestazione invece diventi oggetto di un premio da parte degli artisti.

foto di Andrea Guerzoni

Massimo Ferro, esperto di american folk & roots music, riceve il premio per la sua attivita’ di Disc Jockey radiofonico, da anni nelle sue trasmissioni Highway 61 e Un Mondo di Musica su RadioVoceSpazio si occupa di musica indipendente volendo dare “spazio e voce” agli artisti che non frequentano i media nazionali.

Fine Primo Tempo.

Con la ripresa entriamo nel vivo di Acousticology, il ritmo sale, e la proposta musicale della band al completo e’ coinvolgente, si passa dal blues al bluegrass, root music a fiumi che sfociano nel mare mediterraneo… insomma quando musicisti di questo calibro salgono sullo stesso palco non si puo’ non creare una contaminazione reciproca che crea un crogiuolo dove sonorita’ e stili si fondono originando nuovi mondi sonori.

E’ per me un’emozione profonda quando Ciosi mi chiama sul palco a ritirare il mio “Premio Alla Critica”, mentre salgo mi chiede di raccontare brevemente l’aneddoto del qui pro quo del nostro primo incontro via email, approfitto per ringraziare Acousticology per questo riconoscimento e rinnovo a tutti i partecipanti in sala che GuitarBlog.it e’ sempre aperto per promuovere e diffondere informazioni e fatti riguardanti il mondo della Musica e della Chitarra. Finalmente ho anche l’opportunita’ di stringere per la prima volta la mano a Ciosi, dopo averlo conosciuto a distanza ascoltando la sua musica, finalmente lo conosco anche di persona.

foto di Andrea Guerzoni

Ci avviamo verso la fine e per celebrare i 50 anni da Woodstock la band al completo ci propone una rivisitazione flatpicking con mandolino di Foxy Lady che a mio avviso dovrebbe entrare nella registrazione di un album per essere regalata per sempre ai posteri e a tutti quelli che non l’hanno potuta ascoltare dal vivo al teatro Dante. Per ricordare ancora una volta il grande Fabrizio De Andre’ il concerto si chiude con una Magistrale “il pescatore” cantata in Italiano, in lingua genovese, in spagnolo e in inglese, a suggellare una volta per tutte questa magica linea di congiunzione che parte da Legnago e arriva navigando dal mediterraneo all’atlantico a congiungere piu’ tradizioni musicali che se apparentemente diverse sono tutte accomunate la linguaggio universale della Musica.

Quello a cui il pubblico ha potuto assistere e’ il risultato di un lavoro fatto con passione e amore, non e’ possibile organizzare eventi di questo tipo se si ragiona in termini commerciali per puro ritorno economico, PUNTO. Il team che permette tutto questo e’ formato da:

Scenografia : Luca De Biase
Fonico : Codenotti Cristian
Back liner : Davide Sarti
Assistente al palco : Giovanni Moriggi
Direzione regia : Michele Olivieri
Direzione teatro : Elena Tibaldi , Stefani Guerra
Cassiere : Silvia Picchi e Michela Pavan
Fotografo : Bellini Filippo
Direzione parcheggio : Francesco Ambrosi

Un grazie enorme a tutti loro per questo lavoro che permette il successo della manifestazione!!

Un’ ultima nota tecnica per i chitarristi appassionati anche di tecnologia.

I dischi di Ciosi sono caratterizzati da un’altissima qualita’, c’e’ una ricerca maniacale per ottenere un suono di chitarra quanto piu’ naturale e immersivo, sembra di avere Ciosi in salotto che ti suona a pochi metri. Dal vivo non ho potuto notare quanto anche in questo contesto tutto questo fosse mantenuto e rispettato. cosa difficilissima usando un impianto di amplificazione. Ciosi da anni utilizza un sistema di ripresa interno alla chitarra realizzato dal grande Fontanot, il sistema e’ il PERLUCENS. Si compone di un rilevatore piezoelettrico molto sottile che si installa sotto il ponticello in osso e di un sensore accelerometrico (normalmente vengono usati rilevatori piezoelettrici a contatto, l’uso di questo sensore e’ una peculiarità del sistema di Fontanot) che viene posto a contatto della tavola armonica nell’interno della chitarra. il tutto viene miscelato con controlli accessibili dalla buca e preamplificato. Ciosi sul palco usa anche un microfono SM57 puntato sulla buca che consente di riprendere anche un po’ di “aria” e per gli assoli miscela 70% Perlucens e 30% SM57.

http://www.ciosi.it/guitar-pickup-perlucens/

E per concludere un grazie a tutti gli sponsors che hanno contribuito alla realizzazione di Acousticology 2019

5 Comments

Click here to post a comment

Leave a Comment

Questo sito usa Akismet per ridurre lo spam. Scopri come i tuoi dati vengono elaborati.

  • Credo non basti una semplice recensione per descrivere quanto questi artisti siano necessari per quella parte di mondo musicale ancora non convenzionale e commerciale, quel mondo fatto di musicisti capaci ancora di trasmettere emozioni forti, abbinando accordi, ritmi, parole e melodie. Un mondo vero dove trapela un vissuto pieno di sacrifici, sudore, studio continuo, viaggi ed un eterno sentimento e profonda passione per la musica ed il loro strumento. Tutto questo è racchiuso in una parola ACOUSTICOLOGY!!!
    Un Grazie a Ciosi e ai suoi collaboratori per il loro impegno che ha avvicinato molte persone ad apprezzare la musica acustica. BRAVI!!!!..Alla prossima edizione…

  • Grazie, hai colto le mille sfaccettature di Acousticology, serata bellissima ed emozionante. E grazie a chi ci crede, dal palco alla platea