Chitarre Strumenti

Fender Stratocaster Standard Made in China

stratoMIC21Ne avevo gia’ parlato qualche tempo fa quando girovagando tra i negozi di strumenti di Shanghai avevo trovato le prime Fender Stratocaster Standard Made in China, e incuriosito mi ero soffermato a provarne una al volo. C’e’ poco da fare la chitarra che amo di piu’ di tutte e’ la Stratocaster, in tutte le sue forme ed incarnazioni, alla fine e’ sempre li dove torno, e’ stato quindi inevitabile che alla fine ne abbia comprata una, il prezzo era troppo invitante e sopratutto l’idea un po’ stravagante di cercare di prenderne una dei primissimi pezzi prodotti in Cina e’ stata particolarmente allettante. Fender da tempo gia’ produce una serie per il mercato mondale Made in China, la Modern Player, e da anni ha strabiliato tutti con la serie Squier Classic Vibe, ma credo che in questo caso ci sia spinti oltre creando una vera e propria Standard che va ad affiancarsi alle altre MIA, MIM e MIJ. Purtroppo pero’ questa MIC e’ destinata solo al mercato cinese.

La Cina e’ oramai il piu’ grande mercato mondiale in termini di volumi e di fatturato per gli strumenti musicali, e il consumatore cinese e’ sempre piu’ attento alla qualita’ e al prestigio della marca, di fatto i famosi cloni contraffatti negli ultimi 4-5 anni sono del tutto spariti dai negozi e forse sono rimasti solo nei siti online indirizzati piu’ per i mercati esteri, di fatto qui non li vuole piu’ nessuno. Fender da anni intrattiene una collaborazione molto stretta con AXL Guitars e come si puo’ leggere qui hanno una Joint Venture a Shanghai per la produzione di chitarre. Dopo anni di cooperazione e’ stato credo naturale giungere al punto di avviare una produzione con marchio Fender in Cina. Premetto che non ho idea in quale fabbrica vengano prodotte le chitarre della serie Modern Player.

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Sta di fatto che dopo aver avuto un incontro ravvicinato con una di queste Stratocaster ed esserne rimasto abbastanza colpito non le avevo piu’ considerate fino al ritorno dalle ferie estive quest’anno quando dopo un giro nel week end con un amico tra i negozi di Jing Ling Road alla fine dopo aver provato parecchie chitarre arrivammo a provare una di queste cinesine, beh sara’ stata suggestione collettiva ma siamo rimasti parecchio impressionati. Quando ti scatta la GAS e’ inutile combatterla e se e’ scattata per una chitarra che viene venduta al prezzo di un pedalino… meglio assecondarla e placarla prima che vada a parare su qualcosa di molto piu’ costoso!!!

stratoMIC02Una sera tornando dal lavoro sono passato da uno dei miei negozi preferiti, questo vende solo online ma se ci vai di persona vende anche direttamente, non e’ un negozio vero e proprio ma sta in un’edificio ed e’ piu’ un ufficio con magazzino annesso. Me ne da una ancora imballata e gli ho chiesto di avere un seriale basso per averne una delle prime fatte, quella che mi da e’ la numero 31 e il seriale inizia per SH ad indicare appunto Shanghai. Non la provo nemmeno, il prezzo di listino e’ 1999 RMB, equivalenti a circa 250 Euro, me la sconta a 230 Euro e aggiunge una custodia Fender Deluxe morbida, una tracolla fender e un cavo (vabbe a caval donato non si guarda in bocca) pago e me la porto a casa.

stratoMIC11Subito noto che i potenziometri hanno problemi, frusciano e un tono addirittura non va per nulla, me l’aspettavo che l’elettronica fosse di bassa qualita’, al nogozio il tizio propone di default la sostituzione dei potenziometri e dei pickups, pero’ ho voluto prenderne una stock per eventualmente fare le modifiche da me.

Ho proceduto quindi subito allo scoperchiamento del battipenna per vedere cosa ci stava sotto. Si scopre uno scasso HSH che permette customizzazioni con humbuckers regolari, sono felice che non ci sia la tanto bistrattata “piscina” che non credo abbia grosse ripercussioni sul suono dello strumento rispetto allo scasso HSH (e sarebbero tutte da dimostrare anche differenze con il classico SSS) ma che “esteticamente” non mi piace (si si avete letto bene ci sono cose che anche se non si vedono pero’ non mi piace sapere che ci sono 😉

stratoMIC13L’elettronica si presenta subito all’occhio come un abominio, il cablaggio sembra fatto da scimmie ammaestrate, e considerato l’aumento del costo del lavoro in Cina non mi sorprenderei se fossero veramente utilizzate in certe produzioni. Pot di scarsissima qualita’ cablati male. Diagnosi fatta, si necessita di una sostituzione. I Pickups che gia’ suonano molto bene anche da sotto si rivelano interessanti, Alnico non so cosa (forse V) e fili in tela cerata che danno un non so che di “vintage”.

 

stratoMIC15Il giorno dopo passo da ISHIBASHI e faccio una spesuccia di componenti giapponesi, pots, selettore 5 vie, fili, molle per il ponte, etc.  solo che quando la sera mi armo di saldatore quello che riesco a fare e’ dissaldare le parti originarie ma di come montare quelle nuove non ho la piu’ pallida idea e cosi’ il giorno dopo torno da ISHIBASHI con la chitarra smontata e tutti i pezzi e chiedo al loro tecnico di rifare tutti i cablaggi e un setup per corde 0.010-0.46.

Ok, dopo questo lavoretto la chitarra e’ finalmente presentabile!!

Corpo in Basswood (tiglio) come la produzione Giapponese, in tre pezzi, non il patchwork delle standard e deluxe messicane, e’ gia’ un buon inizio, a livello sonoro non mi addentro alle potenziali differenze con Alder e Ash, di sicuro come letto in giro il basswood e’ piu’ facile da gibollare, e’ bastato un colpetto contro la mia Strato Classic 60 per donarle il primo gibollo.

stratoMIC07Il manico e’ veramente bello, sia nella forma, classico C moderno, che nella verniciatura, satinata e molto leggera. La sensazione in mano e’ confortevole. La tastiera e’ forse 9,5″ di raggio di curvatura, la prima volta che provai questo strumento mi risulto’ al tatto piu’ piatta ma devo dire che e’ abbastanza simile alla mia telecaster,  ha 22 tasti ed e’ “slab board” non una sottile impiallacciatura di palissandro. I bordi sono ben rifiniti e non ci sono tasti sporgenti che  sono ben posati.

Il ponte e’ a due piloncini, simile nell’aspetto a quello delle american standard ma il blocco inerziale e’ quello magro e brutto delle messicane o delle Squier, il negoziante mi ha consigliato di cambiare le molle con un set piu’ duro, l’ho fatto ma non ho idea se ci siano stati miglioramenti, probabilmente con le molle originarie e con le corde 0.010 il ponte sarebbe stato piu’ sollevato.

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L’intonazione e’ perfetta e dopo il setup l’action e’ comodissima, e non ci sono interferenze indesiderate con i tasti in nessun punto. Tiene bene l’accordatura dopo un minimo di stabilizzazione e anche l’uso della leva non provoca grossi problemi.

Insomma posso concludere che Fender sia riuscita a produrre la stratocaster piu’ economica possibile riportante il suo marchio, ottenendo un risultato complessivamente buono, sicuramente i chitarristi cinesi oltre ad acquistare una chitarra piu’ che decente ad un prezzo senz’altro in linea con il mercato saranno anche molto orgogliosi del luogo di origine. A tutti i chitarristi  che si troveranno a passare in Cina per motivi di lavoro o piacere consiglio caldamente l’acquisto di questo strumento come Souvenir invece del classico vaso Ming o degli orologi Rolex taroccati, sicuramente ne vale la pena e grazie all’invenzione di Leo Fender potrete anche ficcarla comodamente in valigia, smontando il manico, per non avere problemi con il bagaglio a mano!!

Qui tutte le foto:

7 Comments

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  • Salve, innanzi tutto bella recensione, come sempre e interessanti strumenti! Mi chiedevo, rispetto alle Classic Vibe Stratocaster queste Fender Standard cinesi come sono? A livello qualitativo risultano assolutamente paragonabili o l’una è migliore dell’altra? Ho un amico in cina, secondo te farmene portare una anziché prender da qui una Classic Vibe mi conviene o i 100 euro di differenza sono comunque giustificati?

    • Ciao Alessandro, sono un’ottima base per fare modifiche e personalizzazioni. io della mia alla fine ho tenuto solo manico e corpo (a breve scriverò’ un racconto della trasformazione) l’elettronica e’ da buttare e il ponte non e’ de migliori. Le Classic Vibe sono fatte meglio, “OUT OF BOX” ma una stratocaster cinese con le giuste modifiche può’ essere meglio.

  • Volevo sapere qual è la distanza esatta delle viti del ponte? Anch’ io possiedo una di queste cinesi pagata 300.000 lire (154.93€ circa) 14 anni fa a Riccione. Si scorda spesso … . All’ epoca pensavo di aver comprato un gioiello (dato che non avevo nessuna esperienza sulle chitarre) ma una volta arrivato a casa rimango di merda. Soluzioni per migliorarla? Grazie mille.

  • Ciao, conosci qualche sito cinese dove posso acquistare delle chitarre elettriche fender (china) a basso costo,
    grazie

    • Ciao, credo che fender non produca piu’ nulla in Cina, per qualche anno hanno prodotto le Squier Clasic Vibe, le Fender Modern player e questa serie di cui parlo in questo articolo che pero’ era solo per il mercato cinese, poi hanno smesso di produrre in Cina. Le copie contraffatte le sconsiglio perche’ spesso sono veramente pessime